COMUNICATO STAMPA
Tra i temi al centro del Wired Next Fest 2025 non poteva mancare quello delle foreste e degli agrosistemi. Questa mattina, al Palazzo del Ben, la Fondazione Edmund Mach ha proposto l’incontro “Il grande serbatoio verde”, moderato dal giornalista di Wired Tommaso Perrone, che ha avuto come ospiti Damiano Gianelle, dirigente del Centro Ricerca e Innovazione FEM, Riccardo Valentini, professore all’Università della Tuscia ed esperto internazionale di cambiamenti climatici.
L’appuntamento ha offerto al pubblico un’interpretazione singolare del ruolo delle foreste e degli agrosistemi nella lotta alla crisi climatica.
Questi ecosistemi non sono soltanto paesaggi da preservare, ma autentiche infrastrutture climatiche in grado di assorbire energia e anidride carbonica, mitigare eventi estremi, rigenerare suolo e risorse idriche. Possono essere paragonati a batterie naturali diffuse sul pianeta, capaci di immagazzinare l’energia del sole sotto forma di energia chimica, svolgendo un ruolo chiave nei cicli ecologici e nella regolazione del clima terrestre.
Il prof. Valentini, in particolare, ha sottolineato come la natura possa stupirci anche in un’epoca segnata da intelligenza artificiale e tecnologie digitali- “Le foreste - ha spiegato - sono sistemi infinitamente più complessi dei più grandi data center esistenti. Contengono una quantità di informazioni di gran lunga superiore a quella immagazzinata in tutti i computer del mondo. Sono capaci di convertire e immagazzinare l’energia solare in modo che nessuna tecnologia artificiale è ancora riuscita a replicare. Utilizzano semplicemente acqua, luce e anidride carbonica per produrre energia e biomassa, senza generare rifiuti tossici, né richiedere infrastrutture industriali”. Dunque, un processo elegante, sostenibile ed estremamente efficiente, che rimane ineguagliato. In dialogo con Damiano Gianelle ha completato la riflessione, aprendola alla dimensione globale delle politiche climatiche e al ruolo delle foreste come serbatoi di carbonio e come laboratori viventi di sostenibilità. “Le foreste – ha aggiunto Gianelle - sono il modello perfetto della sostenibilità: catturano e trasformano energia, custodiscono biodiversità, offrono resilienza ai cambiamenti climatici. Imparare dalla natura significa comprendere e replicare, per quanto possibile, i suoi straordinari processi”.
L’evento, ricco di contenuti e spunti, si è rivelato un’occasione per esplorare, in chiave scientifica e divulgativa, come gli ecosistemi naturali possano guidare le scelte del futuro e diventare alleati fondamentali nella transizione ecologica.
Il WIRED Next Fest è organizzato da WIRED Italia in partnership con la Provincia autonoma di Trento – Assessorato allo sviluppo economico, lavoro, famiglia, università e ricerca - Trentino Marketing, Trentino Sviluppo, Azienda per il Turismo Rovereto, Vallagarina e Monte Baldo, Comune di Rovereto.
Lavora alla costruzione del palinsesto il Comitato scientifico presieduto dal Direttore di WIRED Italia, che vede la partecipazione dell’Università degli Studi di Trento, della Fondazione Bruno Kessler, della Fondazione Edmund Mach, della Fondazione Hub Innovazione Trentino, dell’Istituto provinciale per la ricerca e la sperimentazione educativa - IPRASE, e del MUSE - Museo delle Scienze.
Fotoservizio, filmato e interviste a cura di Ufficio Stampa FEM
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